Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato lo scorso 26 giugno il “Documento per la pianificazione delle attività scolastiche educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione”, per fornire le prime indicazioni per la ripresa delle attività. Il Documento fa un richiamo agli Enti locali che dovrebbero con forza sostenere il mondo della scuola, anche recuperando aree e strutture più facilmente adattabili, come ad es. i parchi, i musei e le biblioteche.
Un’attenzione particolare dovrà essere prestata agli alunni con disabilità, che hanno avuto maggiori difficoltà a gestire la didattica a distanza e che maggiormente hanno patito l’interruzione della vita di comunità, attività che sta alla base della loro integrazione. Primo punto da affrontare sarà la formazione del personale docente, amministrativo e dei collaboratori scolastici. In particolare, proprio i collaboratori scolastici che spesso installano un buon rapporto con i ragazzi, dovranno essere in grado di richiamarli al rispetto delle regole e riconoscere per primi l’utilità della loro applicazione, dando così il buon esempio. Anche per i docenti la consapevolezza di fare la cosa giusta è l’arma vincente per l’accettazione delle nuove regole anti-contagio.
L’igienizzazione degli edifici dovrà essere molto approfondita, applicando prima lo spazzamento dei pavimenti e poi la detersione e la sanificazione di tutte le superfici con i prodotti specifici e l’aerazione dei locali dovrà essere costantemente garantita. Per evitare invece l’affollamento dei locali durante il servizio di refezione scolastica è indicato di effettuare due o più turni e le istituzioni scolastiche, con la collaborazione dell’Ente locale e della società concessionaria del servizio, garantiranno i servizi di mensa, partendo sempre dalle indicazioni inserite nel Documento tecnico del Comitato Tecnico Scientifico (CTS).
La figura di spicco, che dovrà lavorare con impegno per poter adeguare le proprie strutture alle direttive impartite dagli esperti, è quella del Dirigente scolastico. Il suo lavoro principale sarà quello di trasferire le nuove regole a tutti i soggetti coinvolti, sfruttando metodiche comunicative che concretamente possano proteggere la salute di tutti. Il pericolo maggiore è che il calo dei contagi abbia fatto abbassare il livello d’attenzione e che ci si senta autorizzati a non rispettare le regole. La difficoltà maggiore sarà quella di adattare le strutture alla necessità di distanziamento e in particolare l’affollamento delle aule potrà richiedere nei casi più critici la turnazione dei ragazzi, gravando purtroppo sugli obiettivi socio-educativi della scuola.